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L’Italia entra nella “coffee belt”: in Sicilia il primo raccolto di caffè dalla piantagione più a Nord del mondo

Ad annunciare la prima mini produzione (per ora 30 kg) è stato Andrea Morettino, quarta generazione di torrefattori di Palermo

01, Oct 2021

Un raccolto di Arabica, per circa 30 kg di varietà Bourbon e Catuai, quello che segna l’ingresso dell’Italia nella cosiddetta “coffee belt”, la cintura geografica dove si trovano la maggior parte delle piantagioni nel mondo, come località in assoluto più a Nord in grado di produrre caffè. Ad annunciare la prima mini-produzione è Andrea Morettino, quarta generazione di torrefattori di Palermo.

 «Questa piantagione sperimentale è un sogno — ha detto Morettino in un seminario online — che si è realizzato nel giardino della nostra fabbrica museale e Scuola del caffè a San Lorenzo ai Colli. Frutto della collaborazione con l’Orto botanico che, per l’area coloniale, importò un secolo fa semi dall’Etiopia. Da quei semi, insieme all’Università di Palermo, quest’anno abbiamo avuto un raccolto straordinario di Arabica a km 0. Siamo a latitudini ben diverse dai Tropici e ci vorranno almeno dieci anni per farne un progetto commerciale ma il microclima ha permesso la prima piantagione all’aperto di caffè in Sicilia con drupe nostrane».

Morettino è una storica torrefazione di Palermo, nata 100 anni fa nella borgata di San Lorenzo ai Colli. Da quattro generazioni produce caffè artigianale di alta qualità seguendo l'antica arte della tostatura siciliana.

«Per una produzione significativa di caffè Made in Sicily ci vorrà tempo, almeno dieci anni, e guardiamo con interesse alle aree del Ragusano e Siracusano, tra le più calde d’Europa.

Vogliamo lavorare a un progetto di un caffè a km 0, a basso impatto ambientale, con una produzione sostenibile di una selezione di caffè siciliano che porti al recupero di serre abbandonate e incentivi un ritorno dei giovani alla terra».

Fonte: www.lasicilia.it; photo © www.palermotoday.it


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