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Il pesce in tavola

Una cena gourmet

of Fieni G.


Siamo sempre tutti preda della fretta. Ciò che vogliamo, alla sera, dopo il lavoro, è solo sederci e non perdere troppo tempo ai fornelli. Se lo fate non sentitevi in colpa: è normalissimo. Ma ricordate anche di quando avete pensato: “Ok, stasera mi tratto bene… da ristorante stellato”. E siccome anche questo è normalissimo, mi sono detta che è tempo di darvi qualche consiglio per una cena gourmet
Il primo riguarda le materie prime. Non fermatevi nel primo negozietto a buon mercato che trovate ma andate in cerca del meglio e dello… strano. Per esempio, le verdure di colore diverso dal solito (carote gialle, patate viola…), la carne d’allevamento, il pesce pescato. Vale anche per vino, birra, cocktail e l’eventuale liquore da meditazione che volete servirvi: pensateci bene e/o fatevi consigliare da una persona esperta.
Concentratevi su salse e creme. Materie prime d’eccellenza hanno bisogno di un mix perfetto per esaltarsi ed accompagneranno benissimo portate di un certo spessore ma anche un antipasto crudo e un dolce goloso. Tapenade di olive nere con formaggio cremoso. Guacamole con gamberi e ravanelli. Maionese al wasabi. Salsa di mango e zenzero. Cioccolato ad alta percentuale di cacao in ganache.
Potete cambiare del tutto il gusto di un piatto semplicemente usando sale grosso e pepe in grani… ovviamente accuratamente scelti, perché lo esaltino. Come il pepe rosso per il carpaccio di orata. O aggiungendo lamelle di tartufo alla pasta… Tagliate sottili e poche, perché non coprano gli altri sapori.
Il momento può essere propizio per provare quelle ricette che avete messo da parte pensando: “Quando avrò un giorno intero per cucinare farò questa”… Ricette che prevedono lunghe lievitazioni, marinature, cotture oppure con abbinamenti che vi intrigano.
Oppure per rendere gourmet una ricetta che già amate, aggiungendo quell’ingrediente in più, o semplicemente alleggerendola (sto pensando per esempio ad un fish burger di gamberi e burrata servito con salsa tzatziki o ad una pizza in cui ogni spicchio contiene un condimento diverso — anche una tartare, volendo — o a un fagottino di sfoglia ripieno di brasato al Barolo).
Vi lascio libera scelta ma, mi raccomando, le consistenze: equilibrate bene il morbido e il croccante o al secondo morso non avrete voglia di assaggiarne un terzo. E non preparate cose che non vi piacciono solo perché fa moda: se non avete idea di come siano le interiora, anche se i più grandi chef le giudicano come imprescindibili per una “vera cena”, non fatele.
Sull’impiattamento non mi soffermo, ma voi dovete. E stavolta sì che do pienamente ragione agli esperti: avete tempo e il web è pieno di tantissime idee per farlo in modo corretto anche senza bisogno di estrema precisione… Aprite le immagini, guardate e ripetete.
Una volta pronta la cena, ricordatevi di mangiare con tutti i sensi a disposizione: non un ingurgitare frettoloso davanti alla televisione, ma keep calm. Mettete il telefono in modalità silenziosa, scegliete un brano musicale che vi piace come sottofondo e annusate, guardate e toccate prima di portare il cibo alla bocca. Cercate di non sentire il bisogno di condividerlo sui social… è una cena per voi, fatta apposta, non ci devono essere interferenze.
E non vi dovete sentire a disagio: se le posate d’argento vi fanno vivere il pasto con l’ansia di romperle o sporcarle, non mettetele. È il cibo che conta, non dove lo mettete. Scegliete semplicemente posate, bicchieri, tovaglia e tovaglioli che vi piacciono da guardare, che vi diano buone vibrazioni e andrà bene.
Alla fine di tutto ciò non mi resta ciò che il Galateo consiglia di non dire ma qui stiamo parlando di gourmet, ovvero di sensazioni piacevoli, per cui ve lo dico proprio col cuore: Buon appetito!


Giorgia Fieni



Nota

In foto, tartare di salmone con riso e avocado, zucchine e lime. Una preparazione semplice, con pochi ingredienti, che devono essere perciò scelti della massima qualità e presentati con cura.



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