Trucchi e ricette gourmet per una grigliata di carne perfetta
Un momento conviviale e celebrativo per riunirsi e godere del sole che avanza, ma soprattutto per gustare buon cibo. Pasquetta, ponti e gite fuoriporta, inizia il periodo in cui amici e parenti si radunano attorno ad una tradizione culinaria intramontabile: la grigliata di carne. Dalle succulente bistecche di manzo alle saporite braciole, passando per pollo marinato e spiedini, la grigliata di carne offre una vasta e gustosa selezione per soddisfare i palati di tutti. Ma trucchi e preparazione possono fare la differenza.
Il taglio di carne
Manzo, maiale e pollo: nella grigliata di Pasquetta ci sono tagli che non devono assolutamente mancare. La carne bovina è tra quelle che meglio sopporta la cottura ad alte temperature. Per questo, filetto e controfiletto i tagli consigliati. Conosciuti per la loro morbidezza e tenerume, entrambi sono un taglio pregiato e privo di ossa, perfetto per chi preferisce una carne più delicata. Protagonista indiscusso delle grigliate a Pasquetta, però, resta senza dubbio il maiale. Braciole, costine, salsicce: sono questi i migliori tagli per grigliare il maiale. Ad affiancare la carne rossa quella bianca come il pollo: coscia, sovracoscia e ali i pezzi più adatti. Ad arrivare nelle tavole del Lunedì dell’Angelo sono, infine, le costolette di agnello e gli arrosticini di pecora, tagli che più si prestano alla cottura alla brace.
La marinatura
Ad eccezione delle salsicce e della pancetta che non ne necessitano, la marinatura rappresenta un procedimento utile a rendere la carne morbida e saporita. Da un minimo di 6 ore a un massimo di 24 ore prima, si consiglia la preparazione di un intingolo composto da olio evo, salvia, rosmarino, spicchi di aglio interi e pepe nero. Dopo aver massaggiato la carne con l’intingolo per circa 5 minuti, riporla in frigo in un contenitore. L’ideale è tenerla una notte a riposo e tirarla fuori dal frigo circa un’ora prima di cuocerla. Una volta cotta, ripassarla nella marinatura avanzata per un sapore più deciso.
La cottura
Una leggera patina bianca indica che il carbone è pronto a rendere al massimo, è infatti importante evitare la fiamma viva che rischia di bruciare la parte esterna della carne. Un ultimo accorgimento: prima di mettere la bistecca a cuocere ricordarsi di pulire bene la griglia. La carne da cucinare non deve arrivare sul barbecue appena tirata fuori dal frigorifero: un’escursione termica troppo forte tra la carne e la griglia provocherebbe, infatti, un calo della temperatura brusco, con conseguente perdita di liquidi della carne, che diventerebbe secca e asciutta. Da ricordare, poi, che le carni bianche non devono mai essere cotte al sangue, ma “al punto” come vitello e agnello oppure addirittura ben cotte come maiale, coniglio, tacchino e pollo.
Non solo marinatura. Portare sulla brace piatti gourmet è possibile. A ciascun taglio, la sua ricetta: Carni Sostenibili illustra tre ricette per deliziare i palati degli amanti della grigliata: