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Bertin: il sapore della buona carne brasiliana che tutti conoscono

di Credi M.

Nella centralissima via Larga, praticamente all’angolo con piazza Fontana, in uno degli attici più prestigiosi di Milano, dalle cui finestre pare di poter toccare la Madonnina — simbolo di quell’unico e inimitabile esempio di evoluzione del Gotico che è il Duomo di Milano — ha sede la “B&M Srl”, la nuova società nata da una joint-venture fra i brasiliani del “Gruppo Bertin” e la “Merlo Ercole Spa”, attiva sul mercato della carne da settant’anni e tre generazioni.

Da sinistra: Marco Credi mentre intervista il dottor Claudio Merlo, nei prestigiosi uffici della “B&M Srl”.

Negli uffici della “B&M Srl” incontriamo Carlos Dantas, dell’ufficio commerciale del “Gruppo Bertin”, Raffaella Solcia e Claudio Merlo della “Merlo Ercole Spa”; con il dottor Merlo scopriamo gli obiettivi e le funzioni della neonata società.

Carlos Dantas e Raffaella Solcia dell’ufficio Commerciale della “B&M Srl”: il primo viene dal “Gruppo Bertin”, la seconda dalla “Merlo Ercole Spa”.

«B&M — attacca Merlo — nasce, come si evince con un minimo di fantasia osservando le iniziali, dalla fusione tra Bertin e Merlo. Senza dilungarmi, il “Gruppo Bertin” è il più grande produttore brasiliano di carne in termine di volumi e rappresenta una garanzia di qualità, grazie all’alto grado di affidabilità derivato da trent’anni di serio lavoro ed ai continui investimenti in alta tecnologia e studi sulle razze e incroci. La “Merlo Ercole Spa”, che opera da settant’anni nel settore, è specializzata nell’importazione e distribuzione di carne.


Mi sento, quindi, di poter tranquillamente affermare che la “B&M Srl” nasce dalla sinergia tra Bertin che produce e Merlo che distribuisce, divenendo un’unica società, in grado di soddisfare l’esigenza di entrambe le realtà originarie di avvicinare sempre più il consumatore finale».

Dottor Merlo, con che prospettive “B&M Srl” si affaccia sul mercato italiano?

«Vorrei fare una piccola precisazione, per meglio rispondere a questa domanda: la “Merlo Ercole Spa” — fondata appunto da mio nonno Ercole nel 1936, e sviluppata nei decenni successivi prima da mio padre Fortunato e poi dal sottoscritto — fino a trent’anni fa ha svolto esclusivamente un lavoro industriale. La carne arrivava dal Sudamerica per essere destinata alla grande industria di trasformazione, anche perché la produzione (parliamo del Brasile in questo caso) era molto standardizzata: c’era il famoso zebù, che si macellava a quattro o cinque anni, e dava un tipo di carne adatto per l’utilizzo che ne faceva l’industria. Negli ultimi anni, invece, le ricerche di incroci tra le razze e l’abbassamento dell’età di macellazione — che ormai è a 24 mesi — hanno favorito una carne brasiliana sempre più vicina alle esigenze del consumatore finale italiano, essendo più tenera. Come Bertin, poi, sono stati effettuati degli incroci tra lo zebù e razze europee quali l’angus: è il caso della “Linea Natural Farm”, ideata per soddisfare i palati più esigenti, composta da tagli nobili e carne tenera. Per cui, negli anni, siamo passati dall’industria, al catering e ora alla GD-GDO».

A questo punto, memori di un viaggio in Brasile dell’autunno 2003, durante il quale visitammo il Gruppo Bertin, con sede a Lins, dove sconfinate praterie rappresentano l’ambiente ideale per allevare bovini richiesti in tutto il mondo, ricordiamo per i lettori cosa significhi questo colosso: con un fatturato di 700 milioni di dollari all’anno circa e ben sei stabilimenti produttivi, Bertin può essere considerato leader nella macellazione e nella lavorazione di carne bovina di tutto il Sud America, oltre ad essere il principale esportatore brasiliano di prodotti a base di carne bovina refrigerata e surgelata (l’azienda esporta oltre il 60% dei propri prodotti all’estero, soprattutto in Europa, Cile, Iran, ed Egitto).

Frigo con i prodotti “Bertin”: all’interno di vari supermercati il marchio del gruppo brasiliano è ben individuabile.

La carne del “Gruppo Bertin” è nota in tutto il mondo con lo stesso rispetto e tradizione che ha nel mercato brasiliano, ed i consumatori sono sicuri di acquistare prodotti di prima qualità.

Per garantire la qualità ed il sapore incomparabile dei prodotti Bertin, gli alimenti passano per un attento processo di produzione, dai pascoli al prodotto finale, composto da un rigido controllo sanitario, da grandi investimenti nello sviluppo di sistemi, processi ed equipaggiamenti e rispetto assoluto delle leggi e delle politiche sanitarie.

Inoltre, il “Gruppo Bertin” pone grande attenzione alle questioni ambientali, promuovendo la regolazione degli ecosistemi ed il benessere delle comunità dove svolge il proprio operato in armonia con l’uomo. Tutte credenziali che non possono che agevolare il futuro della “B&M Srl”.

Confezione della linea “Natural Farm” creata appositamente per soddisfare i palati più esigenti, composta da tagli nobili e carne tenera.

Chiediamo al dottor Merlo da quanto la sua azienda di famiglia collabori col gruppo brasiliano…

«Ormai la sinergia tra la il “Gruppo Bertin” e la “Merlo Ercole Spa” è attiva da oltre vent’anni: si tratta, dunque, di un rapporto più che consolidato. Per di più, un punto fondamentale, a mio avviso, è che entrambi veniamo da una realtà famigliare: la Bertin è costituita da sei fratelli! La mentalità e la voglia di costruire nel futuro sono denominatori comuni di entrambe le aziende madre. Ecco perché nel settembre 2006 è nata la “B&M Srl”! Non è altro che il consolidamento di un rapporto attivo da due decenni».

La “B&M Srl”, che insieme alla “Merlo Ercole Spa” è unica rappresentante di Bertin sul mercato italiano, quali strategie mette in campo?

«Gli obiettivi — prosegue Merlo — sono praticamente due: certamente, siamo interessati ai volumi e ad un aspetto economico; d’altro canto entra in gioco anche l’aspetto marketing che consiste nel far conoscere il marchio Bertin al consumatore. Mi spiego meglio con un esempio pratico: il consumatore conosce le case produttrici di un certo champagne e ha in testa una sua classifica di merito; mentre, ad esempio, se lo stesso consumatore pensa al prosciutto sa che è buono, ma difficilmente lo associa ad un marchio. Per ora capita così anche con la carne brasiliana, invece noi vogliamo che la GDO e, in particolare, il consumatore finale arrivi ad apprezzare la carne brasiliana Bertin per le sue peculiarità, in modo tale che riesca ad individuarne il marchio immediatamente associandolo al concetto di miglior carne brasiliana! Ribadisco che non vogliamo e non abbiamo bisogno di farci conoscere e apprezzare come appartenenti ad una particolare categoria, bensì come un determinato marchio: il brand Bertin, sinonimo di carne eccellente dal punto di vista sia qualitativo che di sicurezza igienico-sanitaria.

La carne Bertin permette la rintracciabilità dell’animale ripercorrendo tutta la filiera, dalla nascita, alla macellazione, identificando tutte le informazioni necessarie per garantire la sicurezza alimentare, oltre ad un’alta qualità.

D’altronde, ogni anno vediamo che i volumi sono in crescita; costantemente notiamo che l’utente finale apprezza sempre maggiormente questa carne, perché la carne brasiliana “Bertin” negli ultimi due anni, grazie ai nostri sforzi in qualità di “Merlo Ercole Spa” è stata notevolmente pubblicizzata all’interno del mercato italiano. In passato, era relativamente meno conosciuta, ma ora il marchio “Bertin” inizia ad essere ambito, per le ragioni accennate in precedenza: una qualità eccellente, unita a caratteristiche di lavorazioni tecniche altamente qualificate ed a una ricerca in continua evoluzione che garantisce dal versante igienico sanitario».

Quindi ci pare di capire, dottor Merlo, la “B&M Srl” porrà attenzione alle quantità, ma avrà sicuramente un occhio di riguardo per la qualità…

«È esattamente questo — riprende il nostro interlocutore — ciò che volevo arrivare a far capire. A dimostrazione di ciò, facciamo ormai con continuità il “via aerea”, per essere in grado di fornire al consumatore italiano ed europeo — perché la nostra attenzione è focalizzata su tutta l’Europa — un prodotto freschissimo, con caratteristiche organolettiche e di qualità inalterate. Tenete conto che il “Gruppo Bertin” macella più di sette mila capi giornalmente e non viene imbarcato nulla senza che la carne sia fornita delle dovute attestazioni che certificano la conformità alle leggi e la garanzia: una garanzia che viaggia in doppio senso, per chi produce e per chi consuma!».

La sede del “Gruppo Bertin” a Lins (Brasile).

A chi vi rivolgete in particolare?

«In questo momento al catering, segmento col quale il rapporto è ormai consolidato da anni attraverso il lavoro della “Merlo Ercole Spa”, mentre sta prendendo piede, giorno dopo giorno — e credo ci darà grande soddisfazione aggiunge il dottor Merlo — il rapporto con la Grande Distribuzione Organizzata, che man mano impara a conoscere la carne “Bertin” l’apprezza sempre maggiormente.

Da qualche tempo, infatti, in molti supermercati abbiamo il nostro frigo con i prodotti “Bertin” ben reclamizzati, soprattutto nel centro-nord dell’Italia».

Un’ultima cosa: come è strutturata la “B&M Srl”?

«Lo staff è composto da Carlos Dantas, che sta facendo supporto tecnico e commerciale, avendo lavorato per anni in Brasile col “Gruppo Bertin”; per le esigenze dei clienti è certamente il più indicato per rispondere ad interrogativi di ordine tecnico, anche perché le esigenze dei consumatori sono in continua evoluzione e noi vogliamo anticiparle. Ancora oggi, per fare un ulteriore esempio, il grosso dei volumi è costituito dai tagli anatomici confezionati interi in sottovuoto: noi siamo già in grado di offrire un controfiletto da un chilo con le stesse caratteristiche del pezzo anatomico intero. Raffaella Solcia, dell’ufficio commerciale della “B&M Srl”, viene dall’esperienza maturata nella Merlo».

E noi concludiamo, ringraziando per la cortesia e la disponibilità concessaci il dottor Claudio Merlo, amministratore delegato della “B&M Srl”, una nuova realtà con le origini ben radicate, supportata da forti braccia: la produzione di carne del “Gruppo Bertin” e l’esperienza, la capacità organizzativa e distributiva della “Merlo Ercole Spa”, perché nulla può essere improvvisato.

Marco Credi



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