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Vola l'export di prodotti ittici norvegesi

«L’industria ittica norvegese è la risposta perfetta alle nuove tendenze di consumo a livello globale. I consumatori di tutto il mondo ricercano, infatti, alimenti sani, sostenibili e gustosi e i nostri prodotti ittici vanno incontro proprio a queste richieste. Sia il settore dell’acquacoltura sia quello della pesca sono stati fondamentali per permetterci di raggiungere un valore record delle esportazioni nel 2019». Sono queste le parole di Renate Larsen, CEO del Norwegian Seafood Council (NSC), nel commentare i dati relativi alla produzione ittica norvegese e all’export.
Il rapporto tra acquacoltura e pesca è cambiato poco rispetto al 2018. L’acquacoltura ha rappresentato il 71% del valore delle esportazioni e il 44,6% del volume delle esportazioni totali di pesce nel 2019.
La Norvegia ha esportato 1,2 milioni di tonnellate di pesce d’acquacoltura per un valore di 76,5 miliardi di NOK (6,885 mld di €) nel 2019. Il volume è aumentato del 7%, mentre il valore delle esportazioni è aumentato di 5,6 miliardi di NOK, pari all’8%, rispetto al 2018.
La pesca rappresenta il 29% in valore e il 55,4% in volume. La Norvegia ha esportato 1,5 milioni di tonnellate di pesce e frutti di mare per un valore totale di 30,8 miliardi di NOK nel 2019. Si tratta di una riduzione del 10% in termini di volume, ma di un aumento di valore del 10%, pari a 2,7 milioni di NOK.
«Il valore delle esportazioni ha subito l’influenza dalla situazione valutaria, data la debolezza della corona norvegese, generando un aumento dei prezzi per le nostre esportazioni di prodotti ittici nei mercati dell’euro e del dollaro» dichiara Tom-Jørgen Gangsø, direttore Market Insight e Market Access del Norwegian Seafood Council. «La somma di questi fattori ha dato origine ad un anno record per le esportazioni norvegesi di pesce».
Il salmone ha la quota maggiore tra tutte le specie in termini sia di volume delle esportazioni sia di valore. La Norvegia ha esportato 1,1 milioni di tonnellate di salmone, per un valore pari a 72,5 miliardi di NOK nel 2019. Si tratta di un aumento del volume del 6% e di un aumento del valore del 7%, rispetto al 2018, pari a 4,8 miliardi di NOK.
Per quanto riguarda il pescato, il merluzzo è la specie più importante in termini di valore. La Norvegia ha esportato nel 2019 181.000 tonnellate di merluzzo bianco per un valore di 10,1 miliardi di NOK. Si tratta di un calo dell’8% rispetto alle cifre del 2018, ma di un aumento di valore di 660 milioni di NOK, pari al +7% rispetto all’anno scorso.
Il calo dei volumi delle esportazioni di merluzzo è dovuto alla riduzione delle quote rispetto all’anno di punta per il merluzzo che è stato il 2013. Un aumento significativo dei prezzi per tutti i principali prodotti derivanti dal merluzzo è il fattore che ha determinato la crescita del valore.
La diminuzione di volume, aiutata da una corona norvegese debole, unita alla crescita della domanda, spiega l’aumento dei prezzi.
Per quanto riguarda i prodotti lavorati:

  • le esportazioni di stoccafisso nel 2019 si attestano in 5.600 tonnellate, per un valore di 822 milioni di NOK. Il volume è diminuito del 24%, mentre il valore è aumentato di 67 milioni di NOK, pari al 9% rispetto al 2018. Dopo diversi anni di calo delle esportazioni di stoccafisso in Italia c’è stato un aumento del volume: l’export diretto si è attestato sulle 2.482 tonnellate, per un valore di 56 milioni di euro;
  • l’esportazione di baccalà nel 2019 si attesta a 91.800 tonnellate pari a 4,8 milioni di NOK in termini di valore, segnando così un aumento pari a 529 milioni di NOK, ovvero +12% rispetto al 2018. I bassi livelli di esportazione del pesce salato, insieme ad un buon sviluppo del mercato portoghese, spiegano la crescita del valore per il merluzzo, soprattutto nella seconda metà del 2019.

La Norvegia ha esportato 1,6 milioni di tonnellate di prodotti ittici nell’UE, per un valore di 68 miliardi di NOK. Questo rappresenta un aumento del 7% in termini di volume e un aumento del valore delle esportazioni di 2,4 miliardi di NOK rispetto al 2018, pari ad un +4%.
Nel 2019 sono state esportate in Asia 506.000 tonnellate di prodotti ittici, per un valore di 21,4 miliardi di NOK. Si tratta di una crescita del 6% in volume e di 3,7 miliardi di NOK, pari al +21% in termini di valore rispetto al 2018.
In Europa orientale, invece, il volume delle esportazioni è stato di 168.000 tonnellate con un valore delle esportazioni che si attesta sui 4,3 miliardi di NOK. Ciò rappresenta una diminuzione del 2%, ma un aumento del valore di 676 milioni di NOK, pari al 19% su base annua.
Il valore delle esportazioni potrebbe potenzialmente raddoppiare entro il 2030. Nell’acquisto dei prodotti alimentari, il consumatore oggi è sempre più informato e consapevole, in particolare presta grande attenzione agli aspetti qualitativi, alla provenienza e alle certificazioni. Di conseguenza, i consumatori sono più propensi ad acquistare prodotti anche a prezzo maggiorato se considerati sani, sicuri ed ecosostenibili. «I nostri studi mostrano che i consumatori di tutto il mondo percepiscono già i prodotti ittici norvegesi come sicuri, sostenibili e di alta qualità. Se saremo in grado di posizionare il pesce norvegese come l’opzione più sostenibile sul mercato, possiamo prevedere che il valore delle esportazioni potrebbe potenzialmente raddoppiare nel prossimo decennio, raggiungendo i 200 miliardi di NOK», conclude Larsen.
Fonte: Norwegian Seafood Council

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>> Link: www.nieddittas.it

Didascalia: il salmone norvegese ha la quota maggiore tra tutte le specie sia in termini di volume sia in termini di valore delle esportazioni. In Italia l’export diretto di salmone norvegese è pari a 61.568 t, per un valore di 388 milioni di euro.



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