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La carne separata meccanicamente (MSM)

di Cantoni C.

Uno dei due autori: il professor Carlo Cantoni.

Origine

Le prime macchine per il disossamento o per la separazione meccanica del tessuto muscolare dalle ossa sono state sviluppate in Giappone, a partire dall’ormai lontano 1940, come risposta alla necessità dell’industria di lavorazione del pesce di poter utilizzare le carni di parecchie specie di pesci, che erano sottoutilizzate, e per la crescente domanda per nuovi alimenti, i quali avrebbero potuto essere preparati con carne di pesce separata meccanicamente dallo scheletro.

La separazione meccanica della carne di pollame iniziò verso la fine degli anni 1960 negli Usa, ma per ragioni differenti.

Infatti, le preferenze dei consumatori per tagli carnei singoli invece dell’intera carcassa e, più tardi, per la richiesta di petti e cosce di pollo isolati e di prodotti derivati (hamburger, bologna, ecc…) rese necessario l’utilità di trovare un sistema idoneo per utilizzare colonna vertebrale, costole e altre ossa rimaste dopo il sezionamento manuale. Queste parti rappresentano circa il 24% della parte edibile del pollo.

Da questo momento, la carne di pollo separata meccanicamente divenne disponibile e iniziò ad essere impiegata nella preparazione di parecchi prodotti.

Come salsicce da cuocere, würstel, bologna, ripieni di tortellini e ravioli e zuppe disidratate (Froming, 1981; Field, 1988).

Cenni sulla tecnica di produzione

In ogni procedimento di disossamento, dopo la rimozione dalla carcassa dei tagli usuali, rimane sempre una certa quantità di carne strettamente adatta alle ossa.

La carne separata meccanicamente è, quindi, un prodotto risultante dalla separazione meccanica (pressione) delle carni attaccate a queste ossa.

Normalmente la separazione meccanica è applicata per ossa di dimensioni irregolari, più difficili da essere disossate manualmente, come quelle della colonna vertebrale e comunque, anche le altre ossa regolari con carne adesa, o l’intera carcassa, possono essere sottoposte alla separazione meccanica.

L’aspetto della carne rossa disossata meccanicamente è quella di una pasta. La maggior parte di essa deriva dalla carne adesa alle ossa, con la presenza di midollo e di piccole quantità di particelle di osso. Mediamente, ci si aspetta una resa pari al 3% di carne separata in relazione al peso dell’osso trattato dalla lavorazione di carcasse bovine, suine ed ovine. È stata stimata una resa media di kg 6,5 di carne separata meccanicamente ottenute lavorando una carcassa bovina e kg 1,5 di carne da quella suina.

La colonna vertebrale, le costole e lo sterno sono le parti che meglio si prestano per la separazione meccanica per la maggiore quantità di carne sia adesa che di midollo osseo.

Aspetti tecnologici

L’impiego principale della carne separata meccanicamente (MSM) è riservata alla additivazione di impasti di salsicce, würstel e mortadella. Nella Tabella 1 sono riportati alcuni esempi d’impiego in prodotti di salumeria con i relativi dati analitici.

Oltre al contenuto in proteina e grasso, alcuni aspetti tecnologici, come il pH, la capacità di emulsificarsi, sono i fattori principali influenzanti la qualità tecnologica della MSM.

La funzionalità delle proteine miofibrillari determina la qualità dell’emulsione preparata, cioè la sua consistenza e stabilità.

Talvolta i lipidi ossidati — che possono essere presenti nelle carni MSM — possono causare la polimerizzazione delle proteine e la loro insolubilizzazione, la rottura della catena polipeptidica, la distruzione di alcuni aminoacidi e la formazione di prodotti di reazione con le proteine. Queste possibili interazioni influenzano negativamente la proprietà funzionale della carne.

a) pH

Il pH della carne MSM può variare da 6,5 a 7,0 ( Field, 1988). Questi valori elevati di pH favoriscono la WHC, ma d’altra parte potrebbero favorire lo sviluppo batterico se la carne non viene preparata in modo adeguato.

b) La capacità di trattenere acqua (WHC)

Questa proprietà è legata alla perdita di peso e alla qualità finale del prodotto nel quale la MSM è stata aggiunta, è quindi il risultato della corretta modalità di formulazione, lavorazione, conservazione, cottura e congelamento.

La MSM aumenta la WHC degli impasti ai quali è stata aggiunta per il suo elevato pH. Il contenuto di calcio, magnesio, ferro e rame diminuiscono la WHC.

La presenza di tessuto connettivo, nel quale la proteina principale è il collagene, diminuisce la WHC durante il riscaldamento a 60-65°C rendendo instabile l’impasto del prodotto emulsionato. Il congelamento diminuisce la WHC della MSM, soprattutto quando avviene lentamente (Field, 1988).

c) Capacità emulsionante

Le carni MSM sono usate negli impasti emulsionati e la capacità di emulsionificazione è un importante attributo degli insaccati emulsificati.

La determinazione di questa proprietà funzionale si effettua secondo quanto descritto da Swift e coll. (1961).

Il metodo è basato sulla quantità di olio emulsionata dalla carne. I valori sono espressi in ml di olio per 2,5 g di carne. Le variazioni della capacità emulsionante di un MSM può derivare dalla sua composizione, dalle quantità e qualità delle proteine, dal grado di denaturazione proteica, al congelamento e dalla conservazione. Il contenuto in grasso è il principale fattore influenzante la capacità di emulsionare.

d) Qualità sensoriali di salsicce contenenti MSM

In generale, differenze di flavour (aroma e gusto) di prodotti addizionati fino al 20% di MSM rispetto a quelli non addizionati, non sono stati rilevati. Possono evidenziarsi durante la conservazione con la sensazione di un gusto simile a quello del fegato dovuto alla presenza del midollo.

Quanto alla struttura, i prodotti addizionati con il 30% e più di MSM presentano granulosità (Field, 1988). Più avanti si riporteranno informazioni sulla mecca a punto di carne MSM veramente rispondente alle varie esigenze.

Composizione chimica di MSM

L’aggiunta di MSM agli impasti emulsionati non mette a repentaglio la salute umana e anzi può prevenire la perdita di grandi quantità di minerali, lipidi e proteine animali.

Composizione approssimativa

Nella Tabella 2 sono riportate le composizioni percentuali di MSM di pollo.

In genere il contenuto in grasso è elevato e il contenuto proteico è poco elevato. I lipidi derivano dal midollo, dal grasso sottocutaneo e dell’addome.

Contenuto in collagene

Le carni MSM, a seconda delle modalità di lavorazione possono contenere collagene in quantità assai differenti tra loro.

Acidi grassi e colesterolo

Il profilo degli acidi grassi è simile tra carni MSM e carni disossate manualmente, mentre il livello di colesterolo è più elevato nelle carni MSM rispetto a quello delle carni disossate manualmente, in quanto il colesterolo deriva dal midollo osseo. I valori osservati sono raccolti nella Tabella 3.

Calcio e particelle di osso

Le carni separate meccanicamente possono contenere particelle di osso. Queste sono totalmente solubilizzanti, quando immerse in soluzioni di acido cloridrico (HCl) in concentrazione simile a quelle presenti nello stomaco (Field, 1988). In base a molteplici studi, si è raggiunta l’evidenza della loro innocuità per il consumatore. Tuttavia, il contenuto in calcio in un primo tempo fu considerato troppo elevato.

Il contenuto in calcio presente nelle MSM di suino, di pollo e di bovino varia da 0,06% fino a 0,28% (Kolmes e coll, 1986). Il Comitato sulle richieste di Calcio di FAO/WHO raccomanda l’ingestione giornaliera di 400-500 mg/giorno, che corrisponde all’ingestione di circa 200 grammi di MSM al giorno di un MSM contenente 0,25% di calcio. Eccetto per vari soggetti calcio iperassorbenti, il calcio delle MSM può esercitare un effetto benefico.

Il contenuto in calcio è usato come misura dell’osso presente nella MSM. Ang e coll. (1982) rinvennero da 53 a 91 mg/100 grammi nelle MSM rispetto a 17-34 mg per100 grammi di carne disossata a mano e, recentemente, Al-Najdawi e coll. (2002) hanno rinvenuto più calcio nelle MSM (162,5 e 230,0 mg/100 g) in paragone alle sue percentuali presenti in carni disossate a mano (16,75-13,50 mg/100 g di carni di pollame). La determinazione del contenuto di calcio nelle MSM è un mezzo per controllare l’idoneità dei processi di separazione.

Un elevato contenuto di calcio rivela l’impiego di una pressione troppo elevata, mentre un contenuto troppo basso indica l’opposto.

Per determinare le dimensioni delle particelle si usa un setaccio particolare con maglie di un valore che può essere osservato con le macchine attualmente usate.

Definizioni

Esistono diverse definizioni per le carni disossate, precisamente le elenchiamo.

1) Carni separate meccanicamente (MSM) o carni meccanicamente ricavate (MRM)

Non rientrano nel concetto di carne comunemente inteso e non possono essere incluse nel calcolo del contenuto in carne di un prodotto carneo. Queste carni, quando aggiunte, devono essere indicate in etichetta col nome specifico e in aggiunta col nome della specie animale di provenienza. Si hanno quindi carni:

  • MSM di tacchino (MSM);
  • MSM di pollo;
  • MSM di suino.
  • 2) Carni derivate da sistemi avanzati di ricupero

    Sono simili alle carni disossate manualmente e sono denominate AMR. Queste carni provengono da macchine speciali che rimuovono solo la carne senza alcuna triturazione di osso ma con l’ausilio della sola pressione.

    Queste carni sono considerate carne vera e propria come quella disossata manualmente. Si applicano per carcasse suine e bovine. Non contengono midollo osseo e calcio in quantità superiori alla carne normale.

    3) Carni denominate “pork meat” 3 mm

    Sono prodotte da costole, colli, ossa coccigeo, cartilagini, tutte con residui carnei. Le temperature del materiale usato devono essere di +2°C/+3°C.

    La carne di porco è immessa in un sistema Townsend DMM50. Viene applicata una pressione di 80 bar e le ossa rimangono quasi integre.

    La carne prodotta con questo procedimento non presenta alcuna perdita o modificazione della struttura a differenza di quanto accade per la MSM.

    La carne separata meccanicamente secondo la UE

    Secondo il Reg. CE le “carni separate meccanicamente” sono definite: prodotto ottenuto mediante rimozione della carne da ossa carnose dopo il disossamento o da carcasse di pollame, utilizzando mezzi meccanici che conducono alla perdita o modificazione della struttura muscolo-fibrosa.

    Potranno utilizzarsi per la produzione delle carni separate meccanicamente le seguenti materie prime:

    Il testo, inoltre suddivide, le CSM in due sottocategorie che devono sottostare a differenti requisiti di produzione ed utilizzazione. Queste due categorie sono le seguenti.

    1)  Carni separate meccanicamente prodotte con tecniche che non alterano la struttura delle ossa utilizzate per produrre le stesse e il cui tenore di calcio non è molto più elevato di quello delle carni macinate:

    a)  le materie prime da disossare provenienti da un macello in situ non devono avere più di 7 giorni; negli altri casi le materie prime da disossare non devono avere più di 5 giorni. Tuttavia, le carcasse di pollame non devono avere più di 3 giorni;

    b)  la separazione meccanica deve avvenire immediatamente dopo il disossamento;

    c)  se non sono utilizzate immediatamente dopo essere state ottenute, le carni separate meccanicamente devono essere confezionate o imballate e successivamente refrigerate ad una temperatura non superiore a 2°C o congelate ad una temperatura interna non superiore a –18°C. Tali requisiti di temperatura devono esser mantenuti durante la conservazione e il trasporto;

    d)  se l’operatore del settore alimentare ha svolto analisi che dimostrano che queste carni separate meccanicamente soddisfano i criteri microbiologici stabiliti per le carni macinate, esse possono essere utilizzate nelle preparazioni di carne che chiaramente non sono destinate ad essere consumate prima di aver subito un trattamento termico e nei prodotti a base di carne;

    e)  le carni separate meccanicamente, che non si dimostri che soddisfano i criteri di cui al paragrafo precedente, possono essere utilizzate esclusivamente per la fabbricazione di prodotti a base di carne trattati termicamente in stabilimenti riconosciuti.

    2)  Carni separate meccanicamente prodotte con tecniche diverse da quelle di cui al punto I. Sono le carni con tenore di calcio riconosciuto come elevato che potranno essere utilizzate esclusivamente per la fabbricazione di prodotti a base di carne trattati termicamente, in stabilimenti riconosciuti. Devono rispettarsi i seguenti requisiti:

    a)  le materie prime da disossare provenienti da un macello in situ non devono avere più di 7 giorni. In caso diverso, le materie prime da disossare non devono avere più di 5 giorni. Tuttavia le carcasse di pollame non devono avere più di 3 giorni;

    b)  se la separazione meccanica non avviene immediatamente dopo il disosso, le ossa carnose devono essere immagazzinate e trasportate ad una temperatura non superiore a 2°C o, se congelate, ad una temperatura non superiore a –18°C;

    c)  le ossa carnose ottenute da carcasse congelate non devono essere ricongelate;

    d)  le carni separate meccanicamente, se non sono utilizzate entro un’ora dall’operazione, devono essere refrigerate immediatamente a una temperatura non superiore a 2°C;

    e)  se, dopo la refrigerazione, non sono lavorate entro 24 ore, le carni separate meccanicamente devono essere congelate entro 12 ore della produzione. Gli strati posti a congelate devono raggiungere una temperatura interna non superiore a –18°C entro sei ore;

    f)   le carni separate meccanicamente e congelate devono essere confezionate o imballate prima dell’immagazzinamento o del trasporto, non devono essere conservate per più di tre mesi, devono essere mantenute ad una temperatura non superiore a –18°C durante la conservazione e il trasporto;

    g)  le carni separate meccanicamente possono essere utilizzate esclusivamente per la fabbricazione di prodotti a base di carne trattati termicamente, in stabilimenti riconosciuti conformemente al presente regolamento. Le carni separate meccanicamente non devono essere ricongelate dopo il decongelamento.

    Dati sperimentali di carni di suino e bovino

    Dati sulla composizione di carni suine e bovine disossate meccanicamente sono difficilmente rinvenibili e si ritiene pertanto utile riportare alcuni di essi.

    Nella Tabella 4 sono riportate le percentuali di proteine e di P2O5.

    Nella Tabella 5 sono riportati valori di P2O5 riscontrati in carni di pollo, di suino, di bovino in prodotti derivati.

    Attualmente nell’industria salumiera le carni MSM vengono impiegate nella preparazione di würstel, di impasti cotti e in semilavorati per l’industria delle parti farcite (ravioli e simili). Dai dati ottenuti risulta una produzione di MSM con composizione centesimale assai varia, sia per i singoli componenti chimici, sia per la presenza e le dimensioni delle particelle di ossa. In genere, l’aggiunta in prodotti cotti è compresa tra il 10% e 20% in accordo a quanto scritto in precedenza.

    Come già rilevato, calcio e fosforo sono i due minerali la cui presenza varia notevolmente creando equivoci analitici quando si valuta la sua presenza in base alla rilevazione della P2O5.

    Per accertare quantitativamente la reale additivazione si renderebbe necessaria anche la determinazione del calcio, la cui tecnica di valutazione è assai laboriosa; in alternativa si potrebbe eseguire il dosaggio delle ceneri totali. Queste analisi sono indispensabili per eliminare dal mercato prodotti tecnologicamente scarsamente idonei.

    Carlo Cantoni

    Giuseppe Beretta

    DSTVSA – Milano

    Bibliografia



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