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Varata la nave per il trasporto bestiame più grande e moderna del mondo

di Fossato R.

Sabato 18 maggio u.s., in considerazione di un ritardo nelle consegne e della necessità di rispettare gli impegni di trasporto già assunti con gli esportatori australiani, su invito del sig. Emilio Balzarini della Ditta Associata Siba Spa, siamo stati ospiti dei cantieri costruttori Uljanik di Pola (Croazia) per visitare la nave trasporto bestiame "Becrux", già varata, ma per la quale solamente il 16 maggio era stata effettuata la cerimonia di consegna alla società armatrice Siba Ships Srl, unitamente al sig. Jean Luc Meriaux, Segretario Generale dell’Organizzazione Europea UECBV, al sig. Roberto Prioglio, Vice Presidente Uniceb, al dott. Giorgio Predovic ed al sig. Riposati.

Credo non sia ambizioso e fuori luogo affermare che si tratta certamente della più bella e moderna nave per il trasporto del bestiame del mondo. Ritengo perciò opportuno fornire alcuni dettagli della nave stessa che, partita lunedì 20 maggio da Pola alla volta dell’Australia, vi arriverà dopo una navigazione di 16 giorni.

L’obiettivo del progetto è stato quello di creare una nave per il trasporto del bestiame che includesse tutte le tecnologie necessarie per trasportare animali vivi per molti anni a venire. La nave è stata progettata per avere una grande flessibilità di carico in modo da permetterle di trasportare un carico completo di ovini o di bovini o una combinazione delle due specie. All’atto della consegna la nave sarà immediatamente impiegata per trasportare dall’Australia circa 1.000.000 di capi in Arabia Saudita per conto di uno dei maggiori operatori.

La scelta del cantiere dove costruire la nave non è stata semplice. Sono stati contattati non meno di venti candidati in tutto il mondo, tra i quali Daewoo, Juron, Keppel, Fincantieri, Visentini, Friesian Ship Yard, ecc. I tre punti principali erano il costo, l’affidabilità e la consegna.

Considerando il fatto che fino ad oggi pochissime navi per il trasporto del bestiame erano state costruite in tutto il mondo, nessun cantiere aveva un’esperienza che poteva soddisfare i requisiti della Siba Ships e dei suoi clienti. Si è quindi cercato il cantiere che potesse assicurare il rispetto del più alto numero di dettagli richiesti.

Dopo un’ulteriore serie di trattative e di gare la Siba Ships ha deciso per il cantiere di Uljanik di Pola in Croazia. Il cantiere, infatti, aveva in costruzione una serie di navi per il trasporto di macchine per conto di armatori tedeschi che potevano, con poche modifiche, essere usate come base per la porta bestiame.

Questa possibilità ha abbassato notevolmente i costi di progettazione e quindi dato un vantaggio al cantiere Uljanik anche sui tempi di consegna, che sono stati di soli 22 mesi dalla firma del contratto. Un’altra conferma della bontà del progetto è stata data da un ulteriore ordine ricevuto dallo stesso cantiere da parte del gruppo Grimaldi per altre 6 navi gemelle.

Il disegno moderno e l’attenzione riservata ai dettagli aumenteranno sensibilmente la qualità del trasporto ed il benessere degli animali grazie agli speciali sistemi per trasformare i ponti dalla configurazione per gli ovini a quella per i bovini che nessuna nave esistente possiede. Le caratteristiche della nave sono le seguenti:

— lunghezza fuori tutto: 176,70 m;

— lunghezza tra le perpendicolari: 165,00 m;

— larghezza: 31,10 m;

— altezza al ponte principale: 14,33 m;

— pescaggio: 8,70 m;

— portata: 13.400 tonn;

— velocità di servizio: 20,00 nodi;

— consumo di combustibile: 43 tonn/giorno;

— consumo di gasolio: nessuno;

— consumo in porto: 3 tonn/giorno;

— superficie calpestabile per ovini: 24.061 m2 (75.000 capi);

— superficie calpestabile per bovini: 24.061 m2 (14.000 capi).

La nave rispetta, naturalmente, le regole imposte dalle Autorità dell’Australia, della Nuova Zelanda e dell’Irlanda ed è equipaggiata con un sistema brevettato per trasformare tutti i box, disposti su 9 ponti (altezza libera 2,13 metri), da stalle per bovini a stalle per ovini, avendo così a disposizione la stessa intera superficie per le due tipologie di animali.

Tale trasformazione può avvenire in modo modulare, così da consentire di portare contemporaneamente le due specie anche con piccoli incrementi di solo 100 bovini o 500 ovini.

La stabilità è stata studiata per il massimo comfort degli animali e la gran riserva consentirà di caricare, oltre al mangime nell’apposito silos da 3.400 tonnellate, anche quantità addizionali di altro alimento (fieno) sul ponte più alto.

Il mangime viene distribuito agli animali direttamente nelle mangiatoie disposte ai lati di ogni box per mezzo di un sistema completamente automatico.

La produzione di acqua dolce è pari a 625 tonnellate al giorno grazie a 4 sistemi ad osmosi inversa; l’acqua arriverà comodamente nelle apposite bacinelle posizionate accanto a quelle del mangime dove appositi sistemi a galleggiante manterranno costante il livello ed il flusso. Tale sistema è essenziale per avere una bassa moria durante il trasporto.

Un potente sistema di ventilazione provvede a fornire aria fresca e ad asportare quella viziata da tutto il volume delle stive. Tale ricambio avviene oltre 60 volte all’ora nei ponti sotto coperta e oltre 40 volte all’ora in quelli sopra il ponte principale. Ogni box ha una bocca individuale collegata a questo sistema di ventilazione.

I ponti sono ricoperti con apposite resine che, oltre a garantire una perfetta protezione alla corrosione, serviranno anche come comodo camminamento per gli animali assicurando una presa perfetta grazie al trattamento antisdrucciolo.

Tutte le strutture all’interno delle stalle, come cancelli, puntelli, bacinelle, ecc, sono realizzate con moderni materiali anticorrosivi come l’alluminio o materiali compositi; questo garantisce assenza di manutenzione e quindi bassi costi di gestione.

La sala macchine è equipaggiata con la più moderna tecnologia ed è completamente automatizzata con sistemi di sicurezza integrati. L’impianto elettrico fruisce delle più evolute tecnologie ed un apparato di emergenza assicura una continua fornitura di corrente ai servizi vitali del carico anche in presenza di un incendio completo nella sala macchine.

Il motore principale brucerà carburante a basso costo (IFO 380) e 4 generatori ausiliari, più uno di rispetto, produrranno la corrente necessaria bruciando lo stesso tipo di carburante anche durante le operazioni in porto. Questo permetterà un grosso risparmio rispetto alle navi esistenti che invece utilizzano il più costoso gasolio per i loro generatori (il risparmio è quantificabile in circa 250 mila dollari all’anno).

Per mezzo di queste raffinatezze tecnologiche la nave può essere gestita da un equipaggio formato soltanto da 35 persone, 16 delle quali rappresentate dagli stallieri specializzati nella cura del bestiame.

Una nave con questa grande flessibilità di carico e con una velocità tale da poter trasportare in maniera economica bestiame vivo anche sulle tratte più lunghe (ad esempio dalla Nuova Zelanda al Mediterraneo in 25 giorni) ha un grande vantaggio commerciale rispetto alle navi attuali.

Per concludere voglio fornire alcuni esempi di utilizzo di tale “capolavoro”. La nave è in grado di portare carichi dall’Australia al Golfo Persico in appena 11 giorni o addirittura 300.000 capi l’anno di manzi da macello dall’Irlanda all’Egitto con un costo di trasporto di circa un terzo degli attuali livelli di nolo.

Oppure, la stessa può trasportare 68.000 agnelli dalla Nuova Zelanda in Arabia Saudita durante le festività dell’Haj in appena 40 giorni compreso il ritorno.

Inoltre, potrebbe trasferire 34.000 agnelli dall’Australia per il fiorente mercato giordano in contemporanea a 7.000 manzi da macello per l’Egitto e ritornare per un altro carico in appena 33 giorni.

Un tipico viaggio nel Golfo con sbarchi in Oman, Dubai e Doha non durerebbe più di 23 giorni.

Posso affermare che questo è il fiore all’occhiello per un imprenditore che da oltre 40 anni opera nel comparto del bestiame vivo.

Questo risultato, infatti, si è potuto ottenere in quanto per il trasporto degli animali è assolutamente necessario conoscere le esigenze degli stessi per rispettare il relativo benessere e, contemporaneamente, gli interessi di una azienda.

Infatti, tengo a ripeterlo per l’ennesima volta, il benessere degli animali non può stare più a cuore della persona che sullo stesso ha investito il suo capitale e che ne ha fatto l’attività primaria della sua vita ed un futuro per i propri figli.

All’amico Emilio Balzarini, a suo figlio Mauro, grosso esperto del trasporto marittimo di animali, e a tutto il gruppo Siba un grande riconoscimento e le più vive felicitazioni.

Un solo rammarico: peccato che alla consegna della nave non ci fossero quelle “persone” che fanno carriera politica scrivendo urbi et orbi che non si devono trasportare gli animali vivi!

Dr. Renzo Fossato



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