La loro è una storia come tante se ne ricordano in Veneto. Autisti, padroncini, un camion, due camion, un’azienda di trasporti. La differenza sostanziale sta nell’innovativo sistema di programmazione della logistica. La Bierreti di Porto Viro (RO) trasporta pesce e altri prodotti alimentari ed ortofrutticoli a temperatura controllata. Robertino Bonato (47 anni), Maximiliano Ripepi (42 anni) e Carlino Ripepi (37 anni) hanno sempre lavorato nel settore del trasporto a livello internazionale. Da autisti dipendenti decidono il grande salto e costituiscono l’azienda nel 2004 con due trattori ed un semirimorchio frigorifero. Salto professionale, ma anche geografico considerato che in poco tempo le tratte da locali diventano internazionali. «Nel 2004 — ricordano i soci — abbiamo preso il coraggio a due mani e creato, di fatto, un segmento nel settore che non esisteva sul nostro territorio: la logistica nel settore ittico che, con l’acquisizione di sempre maggiore esperienza, è stata applicata alle tratte internazionali».
«Oggi possiamo garantire un servizio import-export con una vasta gamma di servizi specifici, trasporti e logistica a temperatura controllata, “groupage”, ecc…, mirati a creare un rapporto continuativo con i nostri clienti garantendo rapidità e qualità dei servizi».
e). Ma il trasferimento nell’attuale edificio avvenuto nel 2007 ha permesso alla Bierreti di abbattere tempistica e costi per i clienti, portandoli ad avere come riferimento un unico distributore.
Il pesce (fresco o congelato) in partenza dal Nord Europa, per esempio, nel giro di 30 ore è sui banchi, pronto per la vendita al dettaglio (meno di 8 se caricato in Italia), transitando per la piattaforma Bierreti. La moderna struttura, attiva 7 giorni su 7, è accessoriata di ribalte, muletti elettrici e manuali, celle refrigerate (–20°C) e di mantenimento (0°C); gli ampi spazi permettono agli addetti di predisporre agevolmente lo smistamento secondo le indicazioni ricevute dai clienti. «Troviamo importante — sostengono i soci — l’ubicazione della nostra attività di trasporto, direttamente nel cuore dell’industria ittica del Veneto ed Emilia-Romagna, zona rinomata per la produzione di cozze e vongole, iniziando da Venezia, passando per Chioggia, fino a Scardovari e Goro. Un posizionamento che ci permette di raccogliere tempestivamente il pescato direttamente presso i pescherecci o dai rivenditori e consegnarlo, anche grazie all’apporto di corrispondenti fidati e professionali, alle principali piattaforme logistiche del Nord e Centro Italia». «La nostra affidabilità — aggiungono — è garantita dalla professionalità dei nostri dipendenti e collaboratori, dalla funzionalità dei mezzi, tutti di recente immatricolazione, sempre in perfetto ordine, scrupolosamente sanificati e dotati di una tecnologia all’avanguardia in grado di garantirne la massima efficienza».
Una flotta composta da 40 camion di proprietà e 15 padroncini, contraddistinta da mezzi frigoriferi in grado di mantenere la catena del freddo costantemente per tutto i tragitto (dai –25°C ai +20°C). Particolare la tipologia dei rimorchi, che permettono di creare al loro interno, per mezzo di una paratia mobile isolante, due sezioni distinte, dotate ognuna di sonde, per trasporti a multi temperatura. «I dati vengono registrati da moderni termo-registratori — evidenziano i nostri interlocutori — permettendoci di consegnare al cliente report che attestano la temperatura della merce durante tutto il trasporto. La stessa tecnologia ci consente di seguire costantemente i mezzi avendone così un controllo durante il percorso, non solo nella localizzazione geografica, ma anche nei tempi di guida, aperture e chiusure delle porte. Attualmente, i nostri clienti hanno la possibilità di seguire il viaggio della merce direttamente dalla sede della loro azienda». Brillano gli occhi di Carmelo Ripepi, settantenne padre di Max e Carlino, quando sente i successi dei figli. Lui, autotrasportatore di lungo corso, che ancora ricorda quando trasportava anguille dalla Turchia. Nel 2010 la Bierreti ha trasportato 25.000 tonnellate di pesce fresco e 16.000 di congelato.
Gian Omar Bison
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