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Tonno in scatola, passe-partout per l'estate

Estate, è il momento dei piatti freddi, come quelli a base di tonno in scatola. Chi non ne ha in dispensa almeno una scatola? In Italia è la conserva ittica preferita, presente nel 94% delle case e portata in tavola ogni settimana da quasi 1 Italiano su 2. Il tonno piace soprattutto perché è un alimento pratico, versatile, gustoso ed economico (fonte: Ricerca Doxa/ANCIT – Associazione Nazionale Conservieri Ittici). E i suoi effetti salutari sono molti.

10 cose da sapere
Quella del tonno in scatola è una passione che raggiunge il suo apice di gradimento durante il periodo estivo, anche perché gli Italiani associano a questo alimento immagini e sensazioni piacevoli come le vacanze, il mare, la spiaggia, le gite fuori porta e i pranzi all’aperto. Ecco i consigli per portarlo in cucina, realizzati da ANCIT con l’aiuto del prof. Pietro Migliaccio, nutrizionista e presidente emerito della S.I.S.A.-Società Italiana Scienze dell’Alimentazione.

1. Non serve cuocere il tonno in scatola
Che sia al naturale o sottolio, il tonno in scatola è già stato sottoposto alla cottura mediante uno specifico processo termico di sterilizzazione che avviene durante il confezionamento. Pertanto, va utilizzato a temperatura ambiente, nei panini da mettere nello zaino, come ingrediente di insalate o preparazioni fredde. E nei piatti caldi, come nelle spaghettate last minute delle serate estive, andrebbe aggiunto solo all’ultimo momento e fuori dal fuoco.

2. Va conservato lontano da fonti dirette di luce e calore
Il tonno in scatola va conservato in dispensa perché, grazie all’utilizzo di due ingredienti come sale e olio o acqua (per il tonno al naturale) e al processo termico di sterilizzazione, non è necessario nessun tipo di agente conservante e garantisce comunque una lunga shelf-life. Ma si consiglia di tenere le confezioni al riparo da fonti dirette di luce del sole e di calore. E vale anche al parco, al mare o all’aperto: meglio poi aprire la scatoletta all’ultimo momento prima di mangiare il tonno.

3. Una volta aperto va consumato in pochi giorni
Il tonno in scatola è un prodotto salutare e totalmente natu­rale. Una volta aperto il prodotto, se non consumato interamente, va conservato in frigorifero ad una temperatura compresa tra +0° e +4° e consumato nell’arco di pochi giorni per evitare che deperisca presto. Inoltre, si consiglia di coprirlo con dell’olio d’oliva per mantenere un livello igienico adeguato ed evitare che il prodotto si secchi, generando una proliferazione microbica.

4. La quantità ideale per un pasto estivo è di 50 grammi
È un valido compagno per ogni alimento a base di carboidrati e, in questo senso, la pasta con il tonno rappresenta l’abbinamento perfetto: un connubio sano e nutriente di carboidrati e proteine. Ma anche un piatto composto da tonno, fagioli, pomodori e cipolle è un’ottima alternativa grazie al mix tra proteine animali e vegetali. La quantità ideale per un pasto è attorno ai 50 grammi, che equivale al peso sgocciolato di una scatoletta piccola.

5. L’olio che contiene può essere usato come condimento
Per il tonno in scatola sottolio viene utilizzato olio d’oliva. Pertanto, può essere utilizzato come condimento per dare sapore alle preparazioni, o direttamente nel piatto in caso di insalata o ricette fredde. Secondo una ricerca Doxa/ANCIT, il 34% degli Italiani riutilizza l’olio d’oliva per ridurre gli sprechi.

6. La scatoletta va riciclata
Il tonno in scatola presenta ottime prerogative di sostenibilità. Gli involucri cartonati sono totalmente riciclabili così come la scatoletta di banda stagnata, che si può riciclare all’infinito senza perdere le proprie qualità, comportando enormi risparmi: produrre alluminio con materiale riciclato riduce del 95% il consumo di energia rispetto all’utilizzo della materia prima grezza.

7. È adatto a tutta la famiglia
Il tonno in scatola costituisce un’opzione importante in un regime dietetico ispirato alla dieta mediterranea. È costituito principalmente da proteine nobili, di alto valore biologico e con un tenore abbastanza importante intorno ai 22-25 grammi ogni 100 di prodotto. Il suo potere calorico non è altissimo, circa 100 Kcal per una confezione di tonno al naturale e circa 190 per il tonno sottolio. Di grassi il tonno ne contiene veramente pochi e quelli che ha sono buoni. Inoltre, è un’ottima fonte di sali minerali.

8. È un salvapasto anche in situazioni “estreme”
È perfetto per tante occasioni di consumo anche “fuori casa”, ed interpreta tutti i valori della contemporaneità: praticità, salubrità e leggerezza, convenienza e anti-spreco, gusto e versatilità. Ed è un problem solver perché risolve il pasto in contesti diversi, nelle cene last minute ma anche in situazioni estreme (montagna, campeggio, barca a vela). Ed è un alimento buono e salutare.

9. Non ha limiti culturali o di religione
Ogni forma di religione possiede una propria identità, un proprio patrimonio culturale regolato da tutta una serie di usi, costumi e consuetudini che si riflette nella sfera gastronomica, propria di ogni tradizione. Il tonno in scatola è un alimento internazionale, privo di limiti religiosi e culturali. Questo vuol dire che è consumato anche nella cucina musulmana (Halal), ebraica (Kosher) e parte di quella induista (Sikh).

10. Amico della linea
Riscuote sempre più successo anche tra gli sportivi, entrando di diritto nella top 5 degli alimenti irrinunciabili. I motivi? L’elevato contenuto di proteine nobili — ben 25 g ogni 100 g di prodotto — che contribuiscono a migliorare il tono e l’efficienza delle masse muscolari. Inoltre, le proteine sono fondamentali per la sintesi di ormoni e neurotrasmettitori, indispensabili per il lavoro muscolare. Infine, rispetto ad altri alimenti proteici, il tonno in scatola è tra i più ricchi di lisina, un amminoacido che favorisce la sintesi proteica e ha un ruolo importante nella produzione di carnitina, quindi di energia durante l’attività sportiva.
(Fonte: ANCIT-Associazione Nazionale Conservieri Ittici).

Didascalia: il tonno in scatola è un alimento “internazionale”, privo cioè di limiti o interdizioni religiose e culturali.



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