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Bertozzi? Clienti protetti e felici

di Benedetti E.

Chi lavora nel mondo dell’agroalimentare sa bene quanto sia importante assicurarsi una adeguata protezione da eventuali contaminazioni con agenti esterni e di tipo alimentare. E anche quanto sia indispensabile in questo settore poter contare su specifici accessori che garantiscano non solo la massima tutela ma anche i più elevati standard di igiene. Certamente ne è pienamente consapevole Manuel Bertozzi della Bertozzi di Collecchio (PR), nel Parmense, che abbiamo recentemente incontrato presso la sede direzionale e logistica dell’azienda diretta insieme al fratello Cristiano.
La struttura, che oggi ospita una trentina di dipendenti, è moderna e ricopre un’ampia superficie. Basti pensare che il suo centro logistico integrato conta oltre 10.000 posti pallet. «Tutto il lavoro viene coordinato da qui», mi dice Manuel. L’azienda è infatti stata fondata proprio a Collecchio nel 1974 grazie all’intuito del padre di Manuel e Cristiano, il Cavaliere della Repubblica Sergio Bertozzi, che colse in anticipo sui tempi le potenzialità dell’igienizzazione, soprattutto considerando le tantissime realtà dell’agroalimentare, anche di grandi dimensioni, che in zona iniziavano a crescere sia a livello di capacità produttiva che in termini occupazionali.
Da allora sono trascorsi 42 anni e oggi la seconda generazione porta avanti un business a carattere famigliare che, nel frattempo, è letteralmente esploso: quello dei dispositivi monouso e dell’abbigliamento protettivo. Il punto di svolta per la Bertozzi è stato l’avvicinamento all’Estremo Oriente, quando ancora tutti si limitavano a rapportarsi e cercare partner commerciali in un più ristretto raggio d’azione. «Abbiamo viaggiato — sottolinea Manuel Bertozzi — e la conoscenza di questi nuovi mercati, oggi seguiti direttamente da due referenti presenti in loco, ci ha permesso di creare una linea di prodotti monouso di altissima qualità, con una ricerca di soluzioni per la protezione e l’igiene rispetto alle normative in vigore caratterizzate da una notevole ampiezza di gamma e di servizi».

Il riferimento è soprattutto alle protezioni monouso individuali che Bertozzi commercializza con il marchio Ajsia, un catalogo ricchissimo di guanti, cuffie, copricapo, mascherine, calzari e tutto ciò che può essere necessario per coprire e proteggere. In base a quanto stabilito dalla Direttiva CEE n. 89/686 e a tutte le sue modifiche e integrazioni, oggi ci sono tre categorie di dispositivi di protezione individuale (DPI): i dispositivi semplici, che proteggono contro rischi non gravi e facilmente rilevabili, quelli intermedi e quelli complessi, destinati a proteggere contro i rischi gravi o potenzialmente letali e comunque non rilevabili in tempo dall’operatore.

Ma le normative non si fermano qua, dato che i dispositivi complessi sono ulteriormente classificati per far sì che l’operatore scelga l’indumento protettivo più appropriato a tenuta stagna contro spruzzi, schizzi o liquidi.
Questo è un settore dove non ci si può permettere di lesinare sulla qualità del prodotto, perché proprio da questa possono dipendere le performance di industrie alimentari che ogni giorno lavorano carne, salumi, prodotti ittici in volumi molto elevati. Il personale deve poter contare su protezioni pratiche, sempre disponibili, perfette insomma.
«La nostra filosofia è quella di lavorare in rete, coinvolgendo tutto il personale e fidelizzando il cliente» mi spiega Manuel. «Vogliamo comunicare i nostri standard di qualità che sono reali, concreti e per far questo lavoriamo tantissimo con i fornitori della Bertozzi, tanto che, come ho già ricordato, due nostri referenti sono stanziali in Estremo Oriente proprio per coordinare gli approvvigionamenti e seguire il controllo qualitativo».
Gli sforzi sono ora concentrati sull’apertura di nuovi mercati, soprattutto in Europa, nei confronti di quei Paesi che stanno iniziando, come si suol dire, a “fare dei numeri importanti”, come la Croazia e la Slovenia. Per questo la comunicazione e la promozione fieristica sono fondamentali.

Bertozzi sarà presente quest’anno a Parma al Cibus Tec e nel 2017 a Tuttofood, a Fiera Milano. «Nel 2015 abbiamo realizzato un fatturato consolidato di 15 milioni di euro e siamo in piena crescita, pronti per uno sviluppo dell’export e la copertura di nuovi mercati» conclude Manuel, tra cellulari e linee fisse che non smettono di squillare. Non resta che augurare loro buon lavoro!


Elena Benedetti



Bertozzi Srl
Via Filagni 2 - 43044 Collecchio (PR)
Telefono: 0521 804454
www.bertozzisrl.it
www.ajsia.com



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