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Bilancio comunitario delle carni suine e dati 2016 sulla classificazione delle carcasse

Secondo un recente rapporto della DG Agricoltura della UE, il calo della consistenza dei riproduttori registrato dal censimento di dicembre 2015 porterà ad un rallentamento della produzione nel secondo semestre del 2016. Facendo un bilancio produttivo annuo, nel 2016 la produzione suinicola comunitaria dovrebbe rimanere su livelli sostanzialmente stabili.
Secondo il rapporto, per quanto concerne l’export nel 2016 sarà raggiunto il livello record di esportazioni della UE, pari a 2,4 milioni di tonnellate (+18% rispetto al 2015) grazie soprattutto all’incremento delle esportazioni verso la Cina (i maggiori esportatori verso il Paese asiatico nei primi quattro mesi del 2016 sono stati la Germania, la Spagna e la Danimarca). In aumento anche le esportazioni comunitarie verso le Filippine, l’Ucraina, Hong Kong e gli Stati Uniti.
Dopo l’epidemia di PED Virus del 2014, la ripresa dell’export statunitense sembra più lenta del previsto e si mantiene su livelli contenuti (nei primi mesi del 2016 la UE ha infatti mantenuto una quota di esportazioni verso il Giappone superiore alle aspettative).
Dopo un calo registrato all’inizio del 2016, i prezzi comunitari hanno cominciato a salire seguendo l’andamento stagionale e l’impulso delle esportazioni verso la Cina. La reimmissione sul mercato dei prodotti ammessi all’ammasso privato ha avuto effetti limitati sull’andamento dei prezzi.
Nel 2015 i consumi comunitari di carne suina hanno raggiunto i 32,5 kg pro capite (circa 1 kg in più rispetto al 2014).
Le previsioni per il 2016 sono invece di un calo del consumo pro capite rispetto al 2015 e di una sostanziale stabilità nel 2017.



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